DIETE “FAI DA TE” - Studio di Nutrizione e Salute | Dott.ssa Chiara Fantera - Biologa Nutrizionista

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DIETE “FAI DA TE”

Le diete “fai da te” sono pericolose e prima o poi fanno riacquistare i chili persi, a volte con gli interessi.
Il sovrappeso e l'obesità sono un problema reale di salute pubblica che richiede il supporto di un operatore sanitario, e la dieta va fatta solo sotto la sua supervisione. Purtroppo siamo di fronte al paradosso che sempre più persone provano da sole a perdere peso, principalmente per motivi estetici.
Spesso non si può neppure parlare di “chili di troppo”, visto che molte persone volontariamente a dieta non ne avrebbero bisogno. Recentemente uno studio scientifico ha dimostrato (prendendo come riferimento solo persone “normopeso”) che quasi due donne su tre intraprendono cure dimagranti mentre il 27% degli uomini afferma di voler perdere peso.
Purtroppo la riduzione ossessiva dei chili in eccesso viene portata avanti attraverso diete avvallate da personaggi famosi, quasi sempre sbilanciate e prive di fondamento scientifico. L’Anses ha indagato sulle conseguenze di questi comportamenti, e ha cercato di capire se la gente nel periodo successivo si allontana da un’alimentazione equilibrata. Sono state individuate quindici tra le diete più diffuse e calcolando l'assunzione di nutrienti sono emersi squilibri nutrizionali e un insufficiente apporto di vitamine e sali minerali oltre all’eventuale sviluppo di patologie e disturbi psico-comportamentali.
Limitare la propria alimentazione, a volte drasticamente, per perdere peso è una decisione rilevante. Lo studio evidenza gli effetti negativi di molte diete, soprattutto a carico di ossa, cuore e reni, così come disturbi psicologici, tra cui gravi turbe del comportamento alimentare (anoressia, bulimia, ...).
Ci sono numerosi studi scientifici che segnalano la possibilità, in seguito alle diete squilibrate, di modificare profondamente il metabolismo energetico. Questi cambiamenti sono spesso la causa di un circolo vizioso che vede in una fase successiva il recupero del peso, talvolta in misura maggiore (il famoso effetto yo-yo). Alcune conseguenze ricorrenti di queste diete basate su deprivazione ed esclusione, sono paradossalmente il recupero dei chili persi. Più si fanno le diete squilibrate, più si favorisce l’aumento del peso.
Le diete auto-imposte non fanno dimagrire, ma anzi potrebbero portare a sviluppare delle situazioni patologiche. Occorre quindi valutare in modo serio se e come intraprendere un percorso per perdere chili. Per alcune situazioni (obesità, sovrappeso...) serve una diagnosi accurata delle cause fatta da un professionista che analizza il contesto, valuta il regime e definisce gli strumenti e gli obiettivi da raggiungere.
Nulla può sostituire un’alimentazione equilibrata e varia. La chiave per non prendere o ri-prendere chili è garantire un apporto energetico giornaliero non superiore a quello necessario stando attenti ai segnali di fame e sazietà.
Infine, così come si presta attenzione alle abitudini alimentari, bisogna limitare la sedentarietà, privilegiare gli spostamenti a piedi o in bicicletta, e praticare regolarmente un'attività fisica piacevole.
Dott.ssa Chiara Fantera - Biologa Nutrizionista
Via F. Petrarca, presso la “Cittadella della salute” - Civita Castellana (VT)
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